mercoledì 19 gennaio 2011

UN PULLMAN CARICO DI NO ALLA FIAT DI CASSINO IL 28 GENNAIO

Chiunque pensi che il ricatto di Marchionne-FIAT ai lavoratori sia un problema di Pomigliano e di Mirafiori, non ha ben compreso cosa è in gioco con l' "accordo" e il referendum-capestro imposto con il terrore della disoccupazione ai lavoratori FIAT, sono in gioco:
I diritti acquisiti con le lotte e con il sangue dei lavoratori
Il principio costituzionale dell'uguaglianza dei cittadini
Le condizioni di lavoro per tutti
Il futuro dei nostri figli
Tutti coloro fra noi che invece hanno compreso la portata devastante dell' "accordo" FIAT, firmato da una parte del sindacato che ha smesso di fare il suo mestiere, sono invitati a rispondere in massa allo sciopero generale del prossimo 28 gennaio. La FIOM Roma Sud ha organizzato dei pullman con partenze al mattino del 28 gennaio in vari punti di Roma per la FIAT di Cassino, nel documento linkato sotto il dettaglio delle partenze e i numeri di cellulare per prenotarsi, uno dei riferimenti è Gianni Seccia.
Da MicroMega: La società civile con la Fiom:

"Sì ai diritti, No ai ricatti".
Firma l'appello di Camilleri, Flores d'Arcais e Hack 
Il diktat di Marchionne, che Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che abbiano una rappresentanza aziendale, la loro abrogazione di fatto. Questo incredibile annientamento di un diritto costituzionale inalienabile non sta provocando l’insurrezione morale che dovrebbe essere ovvia tra tutti i cittadini che si dicono democratici. Eppure si tratta dell’equivalente funzionale, seppure in forma post-moderna e soft (soft?), dello squadrismo contro le sedi sindacali, con cui il fascismo distrusse il diritto dei lavoratori a organizzarsi liberamente.
Per questo ci sembra che la richiesta di sciopero generale, avanzata dalla Fiom, sia sacrosanta e vada appoggiata in ogni modo. L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Ecco perché riteniamo urgente che la società civile manifesti la sua più concreta e attiva solidarietà alla Fiom e ai lavoratori metalmeccanici: ne va delle libertà di tutti.

Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita Hack

Nessun commento: