martedì 2 agosto 2011

Lettera per la Agile dalle OOSS al Ministro di un governo che non c'è più (se c'è mai stato...)

"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" recita la disperata e sibillina poesia Soldati di Ungaretti. E' così che si sono sentiti e si sentono ancora i lavoratori e le lavoratrici della Agile, ma una foglia d'autunno è ormai anche questo governo, che tanto si è dato da fare per rimandare, non pronunciarsi, non affrontare una vertenza che a un certo punto sembrava diventata la "madre delle vertenze".
Il prossimo ottobre i lavoratori e le lavoratrici "celebreranno" il secondo anniversario, da quel 28 ottobre 2009 in cui iniziò la vera lotta dura al padrone ladro, arrogante, infido che annunciava la "dismissione" dell'IT Eutelia (e delle nostre vite...), quello fu il giorno della ribellione e occupazione della sede Eutelia di Roma.

Sono passati due anni ormai di occupazioni, manifestazioni, presidi, impegni mai mantenuti dalle istituzioni che promettevano salvaguardia dell'occupazione, a partire da Gianni Letta, per finire con Comune di Roma, RAI, Poste Italiane, Ministero della Difesa, Camera dei deputati, tutte commesse perse ufficialmente per "inaffidabilità" della Agile, mentre per noi si tratta di Inaffidabilità delle istituzioni e del Governo, verso lavoratori che gestivano l'Information Technology dello Stato, poi traditi da questo Stato.

Grazie a un Decreto Sviluppo talmente cervellotico da non essere votato dall'opposizione in Parlamento, i destini di Agile ed Eutelia possono ora correre se non uniti almeno paralleli, in base a un articolo del decreto che stabilisce l'identità giuridica di "cedente" (Eutelia) e "cessionario" (Agile), è stato possibile per il MISE pubblicare il 26 luglio 2011, un bando di vendita delle due aziende parallelo e contestuale, che consente l'acquisizione da parte di soggetti industriali interessati a investire sul rilancio delle due aziende, attualmente commissariate.
Verrebbe da dire ai lavoratori e alle lavoratrici che in nome di un "Marchionnismo" imperante nelle attuali relazioni industriali, la montagna ha partorito il topolino e...rischia pure di mangiarselo, se è vero come risulta da un documento delle OOSS del 26 luglio (il giorno dell'uscita dei bandi) che:
"...nei bandi per la vendita delle società in amministrazione straordinaria Agile ed Eutelia, il criterio occupazionale e degli investimenti è significativamente inferiore rispetto a quello sulla congruità del prezzo."
In sostanza il bando favorisce chi farà entro il prossimo 20 settembre (data di scadenza) l'offerta migliore, cosa del tutto ovvia, ma non tiene conto di quanti comparti produttivi e di quanti lavoratori potranno rientrare in attività.
L'affaire Agile Eutelia non è un prodotto di "crisi", ma di bancarotta fraudolenta ad opera di Eutelia-Omega, per cui i lavoratori e le lavoratrici sono costituiti parte civile al processo, con udienza beffardamente proprio nei giorni di scadenza del bando. L'aria che tira è la solita di questo tipo di "acquisizioni ristrutturate":

Sappiano allora il Ministro Romani, i Commissari Agile ed Eutelia, i soggetti industriali interessati, tutte le istituzioni coinvolte, l'opinione pubblica, che tante altre volte i lavoratori e le lavoratrici della Agile si sono sentiti soli, schiacciati, sul punto di cedere a una vertenza devastante, ai tanti soprusi subiti, ma che ogni volta ci siamo guardati negli occhi e abbiamo deciso di non rinunciare a combattere per:

Pubblichamo il documento delle OOSS sui bandi di vendita Agile-Eutelia, orientati agli interessi di chi acquisirà le aziende Agile-Eutelia, non certo alla tutela dell'occupazione e dei diritti al lavoro
Lettera_OOSS_al_MSE_bandi_Agile

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