IL SITO DI PIETRO INGRAO

Chiara Ingrao porta un cognome importante nella vicenda storica, culturale e politica italiana, la sua attività di scrittrice ci fa pensare che abbia un grande privilegio: aver raccolto l' "eredità" culturale, politica e socio-letteraria del suo grande padre, il tutt'ora vivo e vegeto Pietro Ingrao.
Abbiamo scritto la parola "eredità" fra virgolette, perchè non è da tutti raccogliere un simile testimone, potendo contare sul suo depositario Pietro, ancora lucidissimo testimone della realtà del suo tempo. Il libro di Chiara Ingrao "Dita di dama" ambientato nell' "autunno caldo" sindacale del 1969 e vissuto da donne in fabbrica, è emblematicamente da considerare come una "presa del testimone" che Pietro Ingrao pensiamo guardi compiaciuto.
Chiara Ingrao e il suo libro "Dita di dama"

Chiara Ingrao ci ha scritto presentandoci con una semplicità disarmante quello che è da considerare un pezzo di storia politica, sociale, letteraria italiana "Il sito di Pietro Ingrao", così è chiamato questo sito appena apparso sul web, che ripercorre la luga e prestigiosa carriera politica di Ingrao, dalla clandestina adesione al PCI negli anni '30 fino ad oggi, non più in aula a Montecitorio ma acuto osservatore della realtà.
Cara lettrice, caro lettore,
internet non è un mezzo consueto, per chi è nato nel 1915; ma è il mezzo di comunicazione del presente, e ho pensato di usarlo. Sono un figlio dell’ultimo secolo dello scorso millennio: quel Novecento che ha prodotto gli orrori della bomba atomica e dello sterminio di massa, ma anche le speranze e le lotte di liberazione di milioni di esseri umani. Scriveva Bertolt Brecht:
“Nelle città venni al tempo del disordine,
quando la fame regnava.
Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,
e mi ribellai insieme a loro.”
Il mondo è cambiato, ma il tempo delle rivolte non è sopito: rinasce ogni giorno sotto nuove forme. Decidi tu quanto lasciarti interrogare dalle rivolte e dalle passioni del mio tempo, quanto vorrai accantonare, quanto portare con te nel futuro.    Buona esplorazione
Pietro Ingrao nonostante gli anni che passano, ha lucidamente fatto sentire la sua accorata denuncia del tempo di deriva che stiamo attraversando a livello sociale, di rapporti sindacali ed economico-politici globali, con il suo libro "Indignarsi non basta". In questo suo scritto esce prepotente la sua figura di politologo, filosofo e poeta, fra i protagonisti della cultura socio-politica nel '900.
Oltre la prestigiosa carriera politica c'è da mettere in risalto che Pietro Ingrao è autore di poesie e saggi politici, fra cui da citare "Appuntamenti di fine secolo" (1995) in collaborazione con Rossana Rossanda.
5 luglio 1976 - Pietro Ingrao eletto Presidente della Camera congratulato da Nilde Jotti
Il sito di Pietro Ingrao, è una finestra sulla lunga linea del tempo che va dagli anni '30 con l'aggressione franchista alla Spagna, da cui deriva l'ingresso nel PCI a quei tempi in clandestinità, passando per gli anni della guerra fra Milano e la Calabria, il rapporto con Elio Vittorini, nel 1947 è direttore dell'Unità e lo sarà fino al 1956, è nel Comitato Centrale del PCI, con l'attività in Parlamento che comprende la carica di Presidente, nel 1992 chiede di non essere ricandidato. Nel 2007 scrive la sua autobiografia, dal titolo emblematico del personaggio: "Volevo la luna".
Oggi è ancora lucidissimo e autorevole osservatore della realtà attuale.


   

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