venerdì 18 giugno 2010

Non siamo d'accordo con il Sottosegretario Gianni Letta

A circa 100 ore dall'inizio dell'atto di splendida e folle generosità di Sergio, l'informatico della Agile ex Eutelia in sciopero della fame, per ottenere un tavolo di trattative in Presidenza del Consiglio, abbiamo letto il comunicato del Sottosegretario Gianni Letta, pubblicato sul sito della PDC venerdì 18 giugno.
Il Sottosegretario Gianni Letta
Questi i passi che hanno suscitato in noi delle considerazioni, sul linguaggio della politica, su cosa la politica intende fare per i suoi "datori di lavoro": i cittadini.
"Di fronte alle polemiche sul caso AGILE, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta ha riassunto, come segue, i termini della questione..."
Ciò che nel comunicato viene definito "polemiche", lascia pensare a un atteggiamento dello scrivente, di stoica sopportazione di una "fastidiosa" situazione. Per tutti noi della Agile ex Eutelia essere oggetto di "polemiche" è una strana situazione, che sembra a noi invece chiara e scevra da "polemiche": 
speculazione selvaggia e criminale ai danni di azienda, lavoratori e collettività.
Viene poi citata la situazione attuale della Agile sul piano giudiziario, sulla quale il Sottosegretario Gianni Letta mostra di essersi documentato citando: sentenza di insolvenza della Agile SpA, relazione dei commissari per l'amministrazione straordinaria sulle “concrete prospettive di recupero dell’equilibrio economico delle attività imprenditoriali”.
In questo passo del comunicato il sottosegretario Gianni Letta, lascia pensare che possa esserci qualche sbavatura nella sua documentazione sulla vertenza Agile, che non è una "SpA" ma una Srl, il che non è una pignoleria semantica, ma la differenza fra ciò che era la IT Eutelia prima della cessione e ciò a cui la ridussero poi il management Eutelia e Omega: un cumulo di macerie e di debiti in una Srl.
Il comunicato poi prosegue sulle questioni giudiziarie: "Come noto poi, è pendente avanti il Tribunale civile di Roma – Sez. Lavoro un giudizio per condotta antisindacale relativo alla cessione del ramo d’azienda IT da Eutelia ad Agile del giugno 2009...Allo stato pende il reclamo."
Rispondiamo che allo stato non pende nessun reclamo, perchè lo scorso 17 giugno gli avvocati della Eutelia, non si sono nemmeno presentati all'udienza per il ricorso presentato da Eutelia stessa, contro la sentenza di dicembre 2009 per infrazione all'Art 28...molto significativo sull'etica di Eutelia.
Ma noi contestiamo alla base queste argomentazioni, sulla necessità di attendere gli esiti dei processi e gli atti della magistratura. Perchè siamo certi che la magistratura sta facendo il suo dovere dando corso ai procedimenti in atto, considerando risibile:
il fatto che il govenno attenda tutto questo mente la Agile Srl muore
E' insostenibile e appare strumentale la tesi, secondo cui il Governo per aprire un tavolo di trattative su una vertenza che si trascina da oltre un anno, debba attendere chissà quali atti della magistratura, quando è noto a chiunque sia veramente attento e documentato sul caso Agile ex Eutelia, che la sentenza sulla Agile ex Eutelia è già arrivata IL 20 aprile scorso: INSOLVENZA, e che
non c'è più tempo, occorre agire subito per salvare la Agile ex Eutelia
Tutti noi lavoratori e lavoratrici della Agile poi siamo allibiti  dall'affermazione del Sottosegretario:
"Ho il massimo rispetto per la protesta soprattutto quando è dettata da una situazione di così forte angoscia, mi dispiace però che qualcuno metta a rischio la sua salute per difendere una causa che riguarda il lavoro e l’avvenire suo e di tanti suoi colleghi.
Mi piacerebbe poter risolvere con rapidità la situazione e restituire la serenità ai lavoratori e alle loro famiglie. Ma non sempre si può fare ciò che si vorrebbe, anche perché a far le cose sbagliate, c’è il rischio di compromettere anche le cause giuste. E se il Governo intervenisse adesso che la partita è in mano alla Magistratura, si rischierebbe di compromettere quella soluzione positiva per la quale tutti siamo impegnati e che anch’io auspico.
"
Il nostro collega in sciopero della fame, sicuramente non avrà da queste parole del Sottosegretario Letta, il conforto che ci si attende da una figura istituzionale, ma paradossalmente non è questa la cosa più grave, ciò che fa riflettere è
il solco invalicabile che c'è fra la politica, il governo e il paese reale
Per questo motivo la nostra protesta continuerà sotto le vostre finestre piene solo di indifferenza, anche solo e semplicemente per dire:
Non siamo d'accordo con Lei, Sottosegretario Gianni Letta
Il Governo e la Presidenza del Consiglio hanno il preciso dovere di intervenire
Non ci sono più alibi per negare un tavolo della Agile ex Eutelia in Presidenza del Consiglio
Pubblicato da Lavoratori Agile in lotta email

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